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Alla scoperta delle tante strutture pet friendly nella “Campagna più bella del mondo”, tra vigneti, dolci colline con file di cipressi, castelli, borghi medievali e abbazie
Per ben dieci lunghi anni Felix, magnifico Golden Retriever, è stato un autorevole ambasciatore a quattro zampe della Fattoria del Colle, una delle strutture pt friendly a Trequanda, di Donatella Cinelli Colombini, presidente del Consorzio del Vino Orcia. Purtroppo il nostro biondo leone è scomparso da poco lasciando un vuoto incolmabile.
La sua “mamma adottiva” lo amava alla follia: “L’ho sempre lasciato libero per tutta la struttura, in piena autonomia, per questo l’ho chiamato Felix, ossia cane felice, lui si preoccupava di dare il benvenuto ai nostri visitatori ed era molto benvoluto”, racconta a Quattro Zampe, “negli anni, all’arrivo dei turisti da tutto il mondo, anche dal Giappone, la prima domanda che mi formulavano era where is Felix?”. E ancora, sempre lei: “È stato una mascotte impareggiabile, in piena sintonia con questi luoghi davvero pet friendly. Mi manca troppo, sto pensando di prendere un nuovo Golden Retriever”.
Strutture pet friendly: gli animali sono sempre i benvenuti
La Fattoria del Colle, nel comune di Trequanda, è una delle strutture pet friendly: il cane non paga alcuna tassa – ovvio che quelli mordaci devono stare al guinzaglio e avere a disposizione la museruola – il veterinario è reperibile su richiesta, ce n’è uno a Trequanda e un altro a 15 km. Per gli ospiti a quattro zampe tante ciotole e attenzioni.
Cantine aperte anche con i cani
“La gioia più grande, da un punto di vista professionale, è di aver cambiato il destino di tantissime cantine e famiglie di produttori di vino introducendo in Italia il turismo del dolce nettare di Bacco”, prosegue Donatella Cinelli Colombini, “quando ho iniziato nel 1993 c’erano 25 cantine aperte al pubblico, convinsi un gruppo di amici toscani, e non solo, ad aderire all’iniziativa ‘Cantine Aperte’ per diffondere la moda del vino in tutta Italia, ora sono circa di 25mila le cantine aperte al pubblico in tutta la Penisola”.
È stata proprio Donatella ad aver inventato questo geniale e fruttuoso progetto delle “Cantine Aperte”. Un’iniziativa che alla Fattoria del Colle, una delle strutture pet friendly, che apre anche ai cani, ovviamente. “Quando ti trovi a ideare qualcosa che cambia il destino di tanti e che crea sviluppo in una comunità è una gioia immensa”, spiega commossa a Quattro Zampe, “e aver creato anche l’azienda di Trequanda che dà propulsione a tutta l’area in cui si trova è un’altra grande soddisfazione. La doc Orcia è il vino più bello del mondo, grazie al suo meraviglioso territorio agricolo.
Il nostro vino di qualità più alta, in senso assoluto, è il Brunello riserva. Ma quello che io amo di più è il Cenerentola doc Orcia che rappresenta la mia grande sfida: essere partita con un vino puntando all’alta qualità in un territorio sconosciuto come l’Orcia e aver raggiunto l’eccellenza”. Poi aggiunge: “Si chiama Cenerentola perché è una sfida femminile di una doc nata per ultima, nel 2000, stretta tra due eccellenze come il Brunello di Montalcino e il Nobile di Montepulciano, ma che si è fatta onore riuscendo a conquistare il principe azzurro e arrivando sulle tavole dei regnanti”.
La campagna più bella del mondo per una vacanza pet friendly
La Val d’Orcia per molti è “la campagna più bella del mondo”. Formata dai cinque comuni senesi di Castiglione d’Orcia, Montalcino, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia e da altre splendide frazioni, è un “nobile” territorio toscano che l’Unesco ha inserito nel Patrimonio dell’Umanità. La bellezza del paesaggio è unica in tutto il territorio di produzione del vino doc Orcia, dalle Crete Senesi alle dolci colline con file di cipressi, castelli, borghi medievali e abbazie, tra campi seminati alternati con pascoli, ulivi e vigne.
Oggi i comuni dell’Orcia sono fra le destinazioni turistiche più esclusive anche grazie alla presenza di centri termali d’eccellenza della Toscana. Come Bagno Vignoni – segnaliamo una delle strutture pet friendly, ovvero l’albero Le Terme di Bagno Vignoni – Chianciano Terme, Bagni San Filippo e San Casciano dei Bagni, luoghi magici e suggestivi dove viene anche proposta la vino-terapia. Le cantine in Val d’Orcia hanno tutte una vista spettacolare e incontaminata, immersa nella natura, è questo il dettaglio che più le caratterizza, ecco perché Donatella Cinelli Colombini, presidente dell’omonimo Consorzio, ha ideato il progetto “Il vino Orcia è il più bello del mondo”.
In Val d’Orcia cantine sostenibili e innovative
La Val d’Orcia è uno dei territori più incontaminati d’Italia di una bellezza straordinaria, capace di far sognare a occhi aperti. Qui il tempo sembra essersi fermato al Medioevo, non c’è stata l’invasione di costruzioni moderne, né la cementificazione. In quest’area vincolata da decenni aziende e cantine, nuove o ristrutturate, rispettano sostenibilità e innovazione. Primeggiano le ville con giardini all’italiana, come Villa La Foce a Chianciano Terme, in provincia di Siena, esempio della civiltà e della cultura portata dai nobili, o come la Fattoria del Colle a Trequanda di Donatella Cinelli Colombini, con una storia antica e una cantina proiettata nel futuro e dove un tempo i nobili trascorrevano le vacanze con il cane.
Non a caso proprio all’interno della villa cinquecentesca di quest’ultima c’è la camera matrimoniale del Granduca che ancora oggi si può visitare. Una nobiltà che ha sempre amato questo territorio sul quale fa costruire ville e castelli – che caratterizzano la città di Siena – e che in un certo qual modo forma e fa crescere la mezzadria e la civiltà contadina delle famiglie locali: da visitare il museo della mezzadria a Buonconvento, nella provincia senese.
I prodotti tipici della Val d’Orcia
“Nella Val d’Orcia ci sono due grandissimi vini, il Brunello di Montalcino, che si trova solo nella zona omonima, e la doc Orcia, in tutto il resto del territorio”, precisa la presidente del Consorzio del Vino Orcia, che elenca anche i prodotti tipici locali. Come il tartufo bianco delle crete senesi, l’aglione, un aglio gigante detto ‘a prova di bacio’ perché non altera l’alito e, ancora, lo zafferano, tipico di San Giovanni d’Asso, Pienza e San Quirico d’Orcia, una spezia talmente preziosa che nel Medioevo era usata come denaro. Di più.
L’olio extravergine d’oliva caratteristico soprattutto della zona più collinare e boscosa, il pecorino di Pienza, uno dei formaggi più antichi del mondo, gli affettati suini della cinta senese, i pici o pinci, ovvero i caratteristici spaghettoni accompagnati dal tradizionale ragù d’oca, il crostino nero senese a base di interiora, la bistecca chianina perché una parte del territorio confina con la Val di Chiana, la scottiglia, piatto di carni miste. Poi, nella zona di Trequanda è tradizionale il peposo, un piatto a base di carne cotta nel forno. Per non parlare dei dolci senesi come panforte, ricciarelli, copate.
Pienza, terrazzo sulla Val d’Orcia
Non si contano le località incantevoli come Pienza, una sorta di terrazzo sulla Val d’Orcia, voluta dal papa Pio II, la prima città al mondo costruita su un progetto urbanistico. È un borgo bellissimo, il centro storico è un tuffo nel passato, dal Duomo alla Chiesa di San Francesco, al Palazzo Piccolomini, alla romantica via del Bacio.
Proprio a Pienza c’è il famoso artigiano toscano Piero Sbarluzzi che lavora la terracotta e che anni fa ha anche realizzato l’opera ‘Vita’, raffigurante una donna che guarda le stelle, dedicata alla astronoma e astrofisica Sandra Savaglio (foto), in occasione del Premio Casato Prime Donne, organizzato ogni anno nell’omonima azienda di Montalcino che vanta diverse opere d’arte installate tra le vigne, in un itinerario davvero unico nel suo genere che si può prenotare con eccellenti degustazioni ad hoc.
Articolo pubblicato su Viaggiare con Quattrozampe – Anno 2021
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